Radiodervish al centro del mondo
«Laddove le cose cambiano, e cambiano pe
r il meglio, lì è il centro del mondo», così scrivono i Radiodervish citando gli amici
dell’associazione culturale Baad El Bahr (la cui traduzione è oltre il mare). E oltre il mare vanno i Radiodervish che dal Cairo, dove sono stati invitati a suonare, raccontano emozioni ed esperienze. XL Repubblica è felice di ospitarli, continuando così un’attenzione per le rivoluzione arabe che hanno reso il mondo un po’ meglio.
VERSO L’EGITTO (Radiodervish)-giovedì, 19 maggio, 2011.
Ogni concerto per noi è unico e speciale ma suonare il 21 maggio in Egitto sarà una vera avventura. Il nostro spettacolo nel Teatro dell’Opera del Cairo, nell’ambito del Cairo Mediterranean Literary Festival, si svolgerà proprio nel momento in cui spira in gran parte del mondo arabo un vento di grande e profonda trasformazione politica, sociale e culturale orientata alla rivendicazione di diritti e di democrazia autentica. Proveremo allora con questo blog a restituirvi il racconto del nostro concerto e degli incontri che faremo durante il nostro viaggio oltre che condividere i pensieri e le emozioni che sicuramente ci invaderanno. Probabilmente il profumo della rivoluzione dei gelsomini impregnerà le parole e le immagini di questo blog. Sarà magari un modo per portarvi con noi per le strade del Cairo 2011 e farvi intimi del nostro viaggio che per noi ha molteplici significati, dal portare la nostra musica a un pubblico che è sempre stato idealmente presente nelle nostre composizioni fino al perdersi nella patria della grande cantante Um Kalthoum, la più celebre voce del mondo arabo, che con la sua arte ha riunito intorno a sé i più grandi poeti e musicisti mediorientali del secolo scorso proprio in un’epoca analoga di grande protagonismo delle masse arabe durante il periodo di Nasser.
Un patrimonio musicale e poetico che spesso è stato un punto di riferimento artistico per i Radiodervish, da tempo innamorati della musica d’autore mediterranea di oriente ed occidente. Gli amici dell’associazione culturale Baad El Bahr (la cui traduzione è «oltre il mare», come il titolo di un nostro recente disco) scrivono sulla pagina di presentazione del festival: «Ci piacerebbe concludere esprimendo la fierezza e l’emozione di essere al Cairo in questo momento, perché laddove le cose cambiano, e cambiano per il meglio, lì è il centro del mondo». In questo mare di citazioni ed assonanze non potevamo fare altro che accettare l’invito ad immergerci in questa luminosa ed eccitante primavera araba. Buon viaggio, Rihla Saidah!