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L’immagine di te

Produzione: Franco Battiato per Radiofandango, distribuito Edel

“L’immagine di te” è il nuovo album dei RADIODERVISH per l’etichetta di Procacci e Senardi, Radiofandango. È anche il primo che il gruppo di Nabil e Michele Lobaccaro realizza con la produzione di Franco Battiato.

“E’ stato sempre un nostro punto di riferimento – commentano Nabil e Michele – un musicista e una persona affascinante con cui condividiamo molte cose; ora finalmente la nostra collaborazione ha investito un intero album”.

Con queste nuove canzoni, i RADIODERVISH intendono dar voce alla realtà che rappresentano: quella di un’Italia ormai irrimediabilmente multietnica, meticcia, terra di frontiera tra Europa e Mediterraneo. Il disco contiene canzoni che parlano innanzitutto d’amore e di vita, costruite su melodie di presa immediata e arrangiamenti che guardano indietro liberamente, ricomponendo una memoria personale e generazionale che si nutre dei ritmi regolari della disco music anni Settanta e del Battiato pop dei primi anni Ottanta, dell’onda araba del raï e delle tastierine giocattolo dell’elettronica povera, come dei nuovi ritmi sintetici

dell’Europa meticcia che hanno cominciato a prendere forma nell’Inghilterra degli anni Novanta.

I RADIODERVISH hanno scelto per questo album di puntare tutto su un piccolo nucleo coeso di musicisti, ovvero, di tornare all’idea e alla prassi della band dopo aver coltivato a lungo la dimensione del gruppo “aperto”. Intorno a Nabil Salameh (voce e chitarra acustica) e a Michele Lobaccaro (basso elettrico e chitarra acustica) ci sono le tastiere di Alessandro Pipino, coautore della parte musicale di tutti i brani, il violino di Anila Bodini, presenza preziosa e spesso decisiva, e la batteria di Antonio Marra, precisa e affidabile. Al loro contributo va aggiunto quello di Pino Pinaxa Pischetola, che oltre ad aver mixato e coprodotto l’album insieme a Battiato, ha curato la programmazione dei suoni, che hanno un ruolo decisivo nell’economia del disco.
A questo team di lavoro si sono aggiunti due ospiti che caratterizzano altrettanti episodi dell’album duettando vocalmente con Nabil. Vengono anche loro dalla Puglia come i RADIODERVISH, sono anzi esponenti di punta di quell’onda pugliese che ha investito negli ultimi anni la musica italiana: parliamo del rapper Caparezza, che getta benzina sul fuoco della “militante” “Babel”, e della sedicenne Alessia Tondo, voce dell’Orchestra popolare della Notte della Taranta, che canta in griko una bellissima e arcana “Yara”.

Il brano “L’immagine di te” è solo il preludio al nuovo album dei Radiodervish (Nabil Salameh – voce e chitarra acustica – e Michele Lobaccaro – basso elettrico e chitarra acustica). Il brano apre l’album con una melodia larga, ispirata, sostenuta dagli accordi della chitarra acustica, alla maniera di una ballata, ma sottolineata discretamente dal violino in modo da suggerire una “profondità” orchestrale.

L’immagine di te” è una canzone che si fa cantare facilmente, trasportata da parole ricche di suggestione e di punti di fuga sui motivi – cari a Nabil e a Michele – del distacco, dell’assenza, del desiderio, arricchiti in questo caso dal tema della specularità e del “doppio” che attraversa il nuovo disco. Ma, così come i testi non pretendono di dire tutto e di spiegare ogni cosa, anche la musica non aggredisce l’orecchio con un “pieno” di suoni iperprodotti ma si lascia respirare, valorizzando i vuoti che lascia e il silenzio da cui proviene e al quale continuamente allude.

Tracklist

  1. L’immagine di te [ play ]
  2. Tutto quello che ho
  3. Babel
  4. Se vinci tu
  5. Milioni di promesse
  6. Yara
  7. Avatar
  8. Sama Beirut
  9. Stella briciola di campo

 

Amara Terra Mia

Produzione: Radiofandango, distribuito Edel

Amara terra mia” contiene un

cd audio e un dvd. Il cd include le versioni inedite di due dei più grandi successi di Domenico Moduguno, cantate in italiano e in arabo, “Amara terra mia” (i cui arrangiamenti sono curati dai Radiodervish e da Franco Battiato) e “Tu si na cosa grande”; la registrazione dal vivo dello spettacolo di “Amara terra mia – esseri umani in continuo movimento”

interpretato dai Radiodervish insieme all’attore Giuseppe Battiston, il 13 aprile 2005 all’Auditorium Parco della Musica di Roma: uno spettacolo che narra di terre, viaggi, partenze e approdi nel quale alcune delle canzoni più note scritte da Nabil e Michele Lobaccaro si intrecciano con i testi letti da Giuseppe Battiston. Parole e musiche che raccontano i legami tra Oriente e Occidente, la precaria mobilità e la fragilità di essere umani in costante movimento, non soltanto fisico e corporeo, ma anche psichico e intellettuale.
Il dvd contiene il video clip della canzone “Amara Terra Mia”, con la regia d’eccezione di Franco Battiato girato in Salento tra Melpignano e Otranto oltre che una registrazione filmata dal titolo GRAMSCI E L’HASHISH, quinto atto dello spettacolo “Amara terra mia” interpretato dai Radiodervish insieme all’attore Giuseppe Battiston, e registrato l’11 aprile 2005 a Teatro Kismet di Bari.

Tracklist:

Audio

  1. Amara Terra Mia – (E. Bonaccorti/D. Modugno); arrangiamenti FRANCO BATTIATO e RADIODERVISH
  2. Tu si na cosa grande – (R. Gigli/D. Modugno); arrangiamenti RADIODERVISHRADIODERVISH e GIUSEPPE BATTISTON nello spettacolo AMARA TERRA MIA – essere umani in costante movimento Registrazione audio in presa diretta del 13 Aprile 2006
  3. “Le Stelle” – tratto da “Nella Pietra E Nel Vento” di ADONIS
  4. Spirits – testo Lobaccaro/Salameh, musiche Lobaccaro/Salameh
  5. Radio Dervish – testo Lobaccaro/Salameh, musiche Lobaccaro/Salameh
  6. “Io, Vittima Del Cpt” – tratta da Io vittima del Cpt di GIOVANNA BOURSIER
  7. Amara Terra Mia – testi Bonaccorti; musiche Modugno
  8. Belzebù – testi Salameh/Lobaccaro; musiche Salameh/Lobaccaro/Pipino
  9. “Lettera A Un Kamikaze” – tratto da “Lettera A Un Kamikaze” di KHALED FOUD ALLAM
  10. 10. Ti protegge – testo Lobaccaro/Salameh, musiche Lobaccaro/Salameh
  11. Del Bene Del Male – testo Lobaccaro/Salameh, musiche Lobaccaro/Salameh
  12. “Nathan Il Saggio – 1° Parte” – tratto da “Nathan Il Saggio”, di GOTTHAN EPHRAIM LESSING
  13. Fedeli D’Amore – testo Lobaccaro/Salameh, musiche Lobaccaro/Salameh
  14. “Nathan Il Saggio – 2° Parte” – tratto da “Nathan Il Saggio”, di GOTTHAN EPHRAIM LESSING
  15. Bombay Salam – testo Lobaccaro/Salameh, musiche Lobaccaro/Salameh
  16. L’Esigenza – testo Lobaccaro/Salameh, musiche Lobaccaro/Salameh
  17. “I Giorni” – tratto da “Modernizzare Stanca”, di FRANCO CASSANO
  18. Centro Del Mundo – testo Lobaccaro/Salameh, musiche Lobaccaro/Salameh
  19. “Siggil” – da ADONIS, Siggil
  20. Taci – testo Lobaccaro/Salameh, musiche Lobaccaro/Salameh

Video
1. Il filmato musicale della canzone AMARA TERRA MIA interpretata dai RADIODERVISH Regia di FRANCO BATTIATO
2. Una registrazione filmata di Gramsci e L’Hashish
“Lettera Dal Carcere Del 1° Luglio 1929″ – tratto da “Lettere Dal Carcere” ANTONIO GRAMSCI
Rosa Di Turi – testi Salameh/Lobaccaro; musiche Salameh/Lobaccaro/Pantaleo
Dighidam – testi Salameh/Lobaccaro; musiche Salameh/Lobaccaro
Quinto atto dello spettacolo AMARA TERRA MIA – essere umani in costante movimento
Interpretato dai RADIODERVISH e GIUSEPPE BATTISTON
Registrazione dell’Aprile 2006 presso il Teatro Kismet O.perA di Bari

In search of Simurgh

Produzione: Cosmasola

… gli uomini sulla Terra sono uccelli di diverso piumaggio, ciascuno con il proprio tipo di musica e il proprio canto…
el RaMaK

In search of SIMURGH è un progetto speciale che trova ispirazione nell’opera letteraria Il verbo degli uccelli (Mantiq at-Tayr) dell’autore persiano Farid ad-din Attar (XII secolo).

Il libro è un classico della letteratura sufi che narra dell’impresa che gli uccelli, riuniti a convegno, decidono di compiere alla ricerca del loro Re, il Simurgh. Un viaggio metaforico attraverso cui Attar dipinge un affresco meraviglioso di un’umanità composita popolata da re e principesse, da schiavi dal petto d’argento e da fanciulle dal volto di luna, da arcangeli che parlano con gli uomini e da sufi erranti pazzi d’amore.
I brani, dunque, rimandano direttamente all’opera di Attar: un canto racconta del tenero amore tra Layla e Majnun, figure emblematiche degli innamorati nella letteratura orientale; una melodia evoca la figura dell’Upupa o della Fenice, uccelli chiave della simbologia mistica, e il volo, metafora principale che attraversa l’intero libro così come il disco, produce l’etereo brano La Falena e la Candela fino ad assumere, in Cento Mondi, le fattezze di un viaggio spaziale.
Le musiche compongono una sorta di suite orientale in cui

le emozioni del testo letterario danno forma ad atmosfere fiabesche e a momenti di sospensione rarefatta e meditativa. I testi parlano la molteplicità dei linguaggi tipica della scrittura dei Radiodervish, toccando prevalentemente l’arabo, l’inglese e l’italiano.

Musiche e testi
Michele Lobaccaro e Nabil Salameh
Produzione artistica
Saro Cosentino
Arrangiamenti
Michele Lobaccaro, Nabil Salameh, Alessandro Pipino, Saro Cosentino

Tracklist:

  1. Upupa
  2. La Falena e La Candela
  3. Amira
  4. Layala e Majnun
  5. Al Maya
  6. Iblis
  7. La Fenice
  8. Bustan
  9. La Falena e La Candela (reprise)
  10. Cento Mondi

Dopo le oltre 15 mila copie vendute in Italia In Search of Simurgh varca i confini europei per essere distribuito, a partire dal gennaio 2006, con una nuova veste grafica nei migliori negozi di dischi di Taiwan, Hong Kong, Malesia, Mainland China, Singapore e Giappone.

 

Centro del Mundo

Produzione: Cosmasola

Un inno alla sradicamento e alla precaria mobilità degli uomini. 12 brani inediti, di cui due riprodotti anche in versione pop, per un totale di 14 tracce che disegnano un raffinato itinerario di immagini, parole, linguaggi e suoni. Canzoni concepite come piccoli laboratori, dove interagiscono e

dialogano culture diverse: accostamento e fusione di stili musicali appartenenti sia alla musica colta della

tradizione araba che alla musica d’autore italiana. Musica capace di cantare i sentimenti di chi vive a cavallo tra due culture Centro del mundo alterna e riordina la babele delle lingue possibili: arabo,
italiano, inglese, francese e spagnolo. Testi che raccontano dei miti comuni delle culture mediterranee, di simbologia mistica e realtà terrena. L’amore da sensuale si fa mistico e da spirituale diviene terreno e tutto umano, sempre intriso di nostalgia per qualcosa che si è perduto, di esilio e di erranza.

Testi: Nabil Salameh e Michele Lobaccaro.

Musiche e arrangiamenti: Nabil Salameh, Michele Lobaccaro, Alessandro Pipino.

Il disco, prodotto, registrato e mixato da Roberto Vernetti e Mauro Andreolli, è stato registrato nella Chiesa di S. Giuseppe (XVIII sec.) di Conversano.
Due collaborazioni d’eccezione: Zohar Fresco alle percussioni e Massimo Zamboni alle chitarre.
Un quartetto d’archi: violoncello Giovanna Buccarella, viola Matteo Notarangelo, violini Ida Ninni e Rita Paglionico.
Il disco è edito dalla neonata casa editrice Cosmasola e distribuito da il manifesto. Centro del mundo contiene anche il disco In acustico, 8 canzoni registrate dal vivo nel marzo 2000 con le quali Nabil e Michele ripercorrono il loro cammino artistico dai brani più noti degli Al Darawish, fino a Lingua contro Lingua.

Tracklist;

cd 1

  1. Centro Del Mundo
  2. Everan
  3. L’esigenza
  4. Acid Baby
  5. Ya Le Temps
  6. Junoon
  7. Bombay Salam
  8. Cairo Blues
  9. Li Beirut
  10. All My Will
  11. Habibi
  12. Secret Life
  13. L’esigenza (Pop Version)
  14. Bombay Salam (pop version)

cd 2

  1. Bahia
  2. Taci, il Nemico T’Ascolta
  3. Radio Dervish
  4. Gaza
  5. Rosa di Turi
  6. New Partisan
  7. Due Soli
  8. Belzebù

 

In acustico

Produzione: Cosmasola

Una registrazione ricavata dai sei concerti tenutisi nell’auditorium Vallisa di Bari nel marzo

2001. Nel CD sono raccolte otto canzoni del repertorio in versione acustica. Si va dal primo disco del ‘93 “Al Darawish”, al secondo del ‘96, “Radio Dervish”, fino a “Lingua contro Lingua” del ‘98.

Oltre agli otto brani musicali il cd presenta una traccia rom con due video (sempre tratti dai concerti Live) Stella d’orienteun brano cantato su singolo con Jovanotti e Due Soli.
Il disco, distribuito in edicola con la Gazzetta del Mezzogiorno, ha contribuito alla campagna per l’affidamento a distanza di bambini palestinesi portata avanti dall’associazione Salaam ragazzi dell’olivo.

Tracklist:

  1. Bahia
  2. Taci, il nemico t’ascolta
  3. Radio Dervish
  4. Gaza
  5. Rosa di Turi
  6. New Partisan
  7. Due Soli
  8. Belzebù

 

Lingua contro lingua

Produzione: Cosmasola

E se le parole delle lingue più diverse avessero tra loro un legame segreto?
Elias Canetti

Lingua contro lingua, il primo album dei Radiodervish, è diventato disco di culto per quanti nel frattempo hanno conosciuto ed apprezzato il gruppo. L’album suggerisce già dal titolo la chiave di lettura del percorso artistico dei Radiodervish, fin dalla loro nascita nel 1997: l’incontro fra lingue, culture, modi di vita e mondi differenti.

L’Occidente e l’Oriente si confrontano nel rispetto delle loro diversità alla ricerca di punti di contatto, dei fiumi sotterranei da cui attingono le differenti civiltà nella tradizione dei Fedeli d’amore, richiamata dal brano che contiene il titolo del disco.
Per fedeli d’amore s’intende quel movimento sempre esistito nella storia dell’umanità e composto da intellettuali, artisti, mistici, uomini, donne, angeli combattenti, persone che hanno contrastato ciò che oggi viene chiamato “pensiero unico”, il totalitarismo e il fondamentalismo, per affermare le ragioni della diversità, il fascino del meticciamento, sempre alla ricerca di punti di contatto.
Questo è il percorso dei Radiodervish che nasce con questo disco, in cui la musica si colloca in uno spazio senza frontiere dove l’acustico incontra il tecnologico, i testi stanno con le “radici al cielo” e traggono ispirazione soprattutto dall’Antico Testamento o dai testi del mistico sufi Rumi, per dare vita ad una dimensione in cui la parola è colta e sradicata al tempo stesso.
Pubblicato nell’ottobre

del 1998 (Dischi del Mulo / Polygram Italia), con la produzione artistica di Fabio Recupero e Mauro Andreolli, il disco è stato inciso dai Radiodervish nel luglio di quello stesso anno nelle sale del Castello Episcopio di Grottaglie, vicino Taranto.

Presentato al Salone della Musica di Torino, vinse allora il Premio Ciampi come miglior debutto discografico dell’anno, ufficializzando la nascita dei Radiodervish: Nabil e Michele Lobaccaro.
Dal 2005 è tornato nei negozi di dischi con una ristampa, coprodotto dall’etichetta Cosmasola e da Il Manifesto CD.

Tracklist:

  1. Belzebù
  2. Del bene e del male
  3. Hennah
  4. Due soli
  5. Asfur
  6. Taci, il nemico ti ascolta
  7. Cosma sola
  8. Fedeli d’amore
  9. Ti protegge
  10. Zaman