Centro del mundo

2002

CD 1

01. Centro del mundo 02. Everan 03. L'esigenza 04. Acid baby 05. Ya le temps 06. Junoon 07. Bombay salam 08. Cairo blues 09. Li Beirut 10. All my will 11. All my will 12. Secret life 13. L'esigenza (pop version) 14. Bombay salam (pop version)

CD 2

01. Bahia 02. Taci, il nemico t'ascolta 03. Radio Dervish 04. Gaza 05. Rosa di Turi 06. New partisan 07. Due soli 08. Belzebù

Un inno allo sradicamento e alla precaria mobilità degli uomini. 12 brani inediti, di cui due riprodotti anche in versione pop, per un totale di 14 tracce che disegnano un raffinato itinerario di immagini, parole, linguaggi e suoni. Canzoni concepite come piccoli laboratori, dove interagiscono e dialogano culture diverse: accostamento e fusione di stili musicali appartenenti sia alla musica colta della tradizione araba che alla musica d’autore italiana. Musica capace di cantare i sentimenti di chi vive a cavallo tra due culture Centro del mundo alterna e riordina la babele delle lingue possibili: arabo, italiano, inglese, francese e spagnolo. Testi che raccontano dei miti comuni delle culture mediterranee, di simbologia mistica e realtà terrena. L’amore da sensuale si fa mistico e da spirituale diviene terreno e tutto umano, sempre intriso di nostalgia per qualcosa che si è perduto, di esilio e di erranza.

Testi: Nabil Salameh e Michele Lobaccaro.

Musiche e arrangiamenti: Nabil Salameh, Michele Lobaccaro, Alessandro Pipino.

Il disco, prodotto, registrato e mixato da Roberto Vernetti e Mauro Andreolli, è stato registrato nella Chiesa di S. Giuseppe (XVIII sec.) di Conversano.

Due collaborazioni d’eccezione: Zohar Fresco alle percussioni e Massimo Zamboni alle chitarre.
Un quartetto d’archi: violoncello Giovanna Buccarella, viola Matteo Notarangelo, violini Ida Ninni e Rita Paglionico.

Il disco è edito dalla neonata casa editrice Cosmasola e distribuito da il manifesto. Centro del mundo contiene anche il disco In acustico, 8 canzoni registrate dal vivo nel marzo 2001 con le quali Nabil e Michele ripercorrono il loro cammino artistico dai brani più noti degli Al Darawish, fino a Lingua contro Lingua.

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